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La goccia

  Rimproverarsi senza esserne sicuri, riflettere fissando nel vuoto. Saper che la goccia  ancora oggi scava la roccia. Il tempo scorre e modella  gli ideali in prospettive diverse: sarà luce, oppure oscurità sulle lusinghe di cose incompiute. Immaginare, osservare, ascoltare, è tutto quel che scrivo a quel che dico sulle vicende della vita, sulla felicità,  sulla frustrazione, alla gloria che viene e va  nei fuochi perversi dell'umanità. Insomma, chi siamo in realtà, se non pezzi di carne con una scatola grigia con dentro le nostre convenzioni sociali ognuna diversa dagli altri. Nessuno ricorda quando si nasce, come nessuno sa dopo la morte. Godersi la vita è l'unico modo per togliersi di dosso tutto quello che nuoce, perché quando sai di non sbagliare, non esiste una ragione plausibile che possa adeguarsi  alla politica, a religioni, o pirati d'ogni specie, sarebbe rischiare di naufragare. E io non so nuotare .

Poesie erotiche di G. Apollinaire





La Nudità Dei Fiori


La nudità dei fiori è il loro odore carnale
Che palpita e si eccita come un sesso femminile
E i fiori senza profumo sono vestiti di pudore
Essi prevedono che si vuol violare il loro odore
La nudità del cielo è velata di ali
Di uccelli che planano d'attesa inquieta d'amore e di fortuna
La nudità dei laghi freme per le libellule
Che baciano con azzurre elitre il loro ardore di spume
La nudità dei mari io la adorno di vele
Che esse strazieranno con gesti di raffica
Per svelare il loro corpo allo stupro innamorate di esse
Allo stupro degli annegati ancora irrigiditi d'amore
Per violare il mare vergine dolce e sorpresa
Del rumore dei flutti e delle labbra appassionate.


Guillaume Apollinaire


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La Sottoveste



Buondì Germaine Avete una bella sottoveste
Una bella sottoveste di regina e regina crudele
Fatemi toccare la seta Una seta del Giappone
Con un largo volant di merletto antico

Questa campana di seta ove il doppio batacchio
Delle gambe rintoccò a morto per i miei capricci
Io la suono mia Germaine col seno palpitante
E le mani appoggiate sulle vostre anche complici

La vostra camera mia campana è un affascinante campanile
ove le mie mani sulla seta mi straziano le orecchie
I ganci forca delle sottovesti appese
dondolano impiccati di seta che mi meravigliano

Immobile come un gufo la lampada veglia



Guillame Apollinaire


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