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La goccia

  Rimproverarsi senza esserne sicuri, riflettere fissando nel vuoto. Saper che la goccia  ancora oggi scava la roccia. Il tempo scorre e modella  gli ideali in prospettive diverse: sarà luce, oppure oscurità sulle lusinghe di cose incompiute. Immaginare, osservare, ascoltare, è tutto quel che scrivo a quel che dico sulle vicende della vita, sulla felicità,  sulla frustrazione, alla gloria che viene e va  nei fuochi perversi dell'umanità. Insomma, chi siamo in realtà, se non pezzi di carne con una scatola grigia con dentro le nostre convenzioni sociali ognuna diversa dagli altri. Nessuno ricorda quando si nasce, come nessuno sa dopo la morte. Godersi la vita è l'unico modo per togliersi di dosso tutto quello che nuoce, perché quando sai di non sbagliare, non esiste una ragione plausibile che possa adeguarsi  alla politica, a religioni, o pirati d'ogni specie, sarebbe rischiare di naufragare. E io non so nuotare .

Su quella panchina






Seduta su quella panchina verde io conobbi te

Su quella panchina di legno 
mi persi dentro i tuoi occhi
belli come mandorli in fiore

E mai cercai via d'uscita

Su quella panchina antica
seduto al tuo fianco m'innamorai di te
con la primavera che illuminava 
il tuo viso ad ogni tuo gesto ad ogni
tuo sorriso

Su quella panchina di quel giardino ritrovai 
il tesoro sotterrato da un'eternità
sottratto alla mia voglia del mio vivere sereno 

Qualcuno importante un angelo forse volle 
inventare il nostro appuntamento ne sono certo

Su quella panchina verde mentre aspetto te
guardo due mandorle sul palmo della mano

 E mi perdo nel ricordo
dei tuoi occhi ormai lontani .



2010







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